venerdì 19 novembre 2010

orca

L'orca (Orcinus orca) è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei Delfinidi (Cetacei Odontoceti). Il distacco filogenetico in una specie autonoma è avvenuto per i tassonomisti circa 5 milioni di anni fa. Il nome "Orca" è stato dato a questi animali dagli antichi Romani, che a loro volta l'hanno mutuato dal greco ὄρυξ, che si riferisce genericamente a balene, grandi pesci o mostri marini. L'aggettivo Orcino significa invece demone proveniente dall'inferno: Orco per i Romani era un dio sotterraneo. In inglese l'animale è chiamato killer whale, vale a dire balena assassina (sottinteso di altre balene).
Dimensioni
Il peso del maschio di orca può arrivare fino a 10000 Kg, mentre quello della femmina fino a 7500 Kg. La lunghezza è di 5-9 metri per il maschio e 4,6-8 metri per la femmina. L'Orca è il mammifero più veloce al mondo (in acqua) e può raggiungere la velocità di 50 km/h.
Diffusione e habitat
L' orca è diffusa in tutti gli oceani e i mari del mondo e vive sia negli abissi sia nei bassifondi vicino alle coste arrivando a volte addirittura fino alle foci di alcuni fiumi.
Normalmente però l'orca preferisce vivere nelle acque fredde del Polo Nord dove, in estate, caccia tra i banchi di ghiaccio. Solo alcune specie migrano di estate verso l'equatore, in maniera molto simile alle balene grigie che migrano vicino alle coste statunitensi.
Eccezionalmente sono stati notati esemplari nel Mediterraneo. È difficile intuire il numero di individui nel mondo: le stime considerate più attendibili parlano di 100.000 esemplari totali, di cui 70-80 mila solo nell'Artide.
In genere non è considerata una minaccia per gli esseri umani: gli unici attacchi registrati sono avvenuti in cattività nei Parchi Marini e in condizioni di stress particolari.
Comportamento
L'orca vive normalmente in gruppi composti dalla femmina, i suoi piccoli, femmine più anziane e sterili e un maschio adulto. Questa è una famiglia base matrilineare chiamata anche pod.
Tutti i componenti di questa famiglia "parlano" tra loro attraverso suoni di vario genere e ogni pod ha il proprio linguaggio. L'orca ha un organo specifico posto sulla fronte che può usare come sonar. Tutti gli oggetti colpiti dalle onde sonore rimandano un'eco che le orche percepiscono come un animale o come una roccia da evitare.
Riproduzione ed età
Una femmina di orca può riprodursi con maschi anche di diversi pod. Allora i maschi, non potendo riconoscere i figli, si occupano di tutti quelli presenti nel loro gruppo.
Dopo circa 1 anno e mezzo di gestazione la femmina partorisce un solo piccolo, di norma nelle acque basse, e lo porta subito vicino a uno dei suoi parenti.
Per ogni femmina l'intervallo tra un parto e l'altro va dai 3 agli 8 anni, soprattutto a causa delle prolungate cure parentali.
La maturità sessuale avviene nella femmina a 10 anni (quando è lunga dai 4,6 ai 4,8 metri); il maschio invece matura a 16 anni e 5,8 metri di lunghezza.
Dallo scheletro di Old Tom, un'orca che aiutava i balenieri a cacciare le balene (e che veniva ricompensata lasciandole mangiare lingua e labbra delle prede uccise), fu calcolata una età presunta di circa 90 anni, anche se in recenti studi tale stima è stata ridotta a soli 35 anni.

Il fascino della natura e la sua straordinaria intelligenza..sfruttate per la gioia dell'uomo..dovremmo metterci in quelle vasche....Bocca chiusaLinguaccia meglio stare zitti...FicoRisataInnocenza
Caccia
Le orche sono animali fortemente sociali, e la caccia coinvolge tutto il gruppo. Il tipo di prede dipende dalle abitudini del gruppo: popolazioni dette residenti, sono stanziali e si nutrono essenzialmente di pesci; le transienti invece cacciano soprattutto mammiferi marini come foche, leoni marini e addirittura cuccioli di balene. Durante la caccia le transienti diventano molto silenziose, per cogliere di sorpresa le loro prede, ma l'attacco è ben coordinato e ogni individuo ha un preciso ruolo. Rientrano nella loro dieta anche pinguini e altri uccelli marini. Nel 1988 in mare aperto è stato scoperto un nuovo tipo di popolazione detto Offshore, che viaggia in gruppi di circa 60 esemplari, distinto geneticamente dai transienti e dai residenti. È poco conosciuto, anche se le femmine Offshore si riconoscono perché hanno strisce che circondano le pinne.
Le due popolazioni di residenti e transienti qualora frequentino lo stesso ambiente marino, evitano contatti reciproci.
Alcune popolazioni hanno sviluppato delle tecniche peculiari di caccia. Ad esempio le orche argentine si radunano in febbraio di fronte alle spiagge dove si riproducono i leoni marini per cacciare i cuccioli ancora inesperti. La tecnica è semplice: un individuo nuota di fronte alla spiaggia con la pinna dorsale ben visibile sopra la superficie del mare facendosi quindi notare, un altro individuo tenendosi sott'acqua, incrocia dalla direzione opposta. Se ci sono cuccioli distratti che riposano sulla battigia, l'orca che si è tenuta nascosta, con una impressionante rapidità, nuota verso la spiaggia cercando di catturare la preda. In quest'impresa l'animale si spiaggia, ma con decisi movimenti del corpo scivola indietro riguadagnando il mare e portando con sé l'eventuale preda.
Nei loro viaggi per mare le orche vengono spesso in contatto con altri grandi predatori del mare, fra cui lo Squalo Bianco. In genere questi due predatori tendono ad evitarsi (c'è anche da tener conto che l'osservazione nei mari non è certo completa, registra solo una minima parte dei casi) ma in un'occasione un'orca di 6 metri uccise un giovane squalo bianco di 3,5 metri per difendere il suo piccolo .
Verso la fine del 2009, la biologa marina Ingrid Vissen e il suo team ha documentato con diverse foto il comportamento predatorio di alcuni branchi di orche a largo della Nuova Zelanda a danno di grossi esemplari di squalo Mako e Bianco
L'Orca attacca e uccide anche il Tricheco. L'unico animale in grado di sopraffarla è il capodoglio adulto che vista la sua resistenza oltre i 3000 metri riesce a sfuggirgli.
FONTE WIKIPEDIA